Cosmetici senza alcol
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Non solo siliconi e parabeni, anche l’alcol è una materia prima che si trova spesso nelle “liste nere” degli ingredienti cosmetici indesiderati. L’alcol nei cosmetici fa male? I cosmetici senza alcol sono migliori? Facciamo un po’ di chiarezza.
Cos'è l'alcol?
Il termine alcol (o meglio, alcoli) indica una classe di composti organici che hanno un gruppo idrossilico (-OH) e comprende un vasto gruppo di materie prime, anche molto diverse tra di loro. Ad esempio sono alcoli l’etanolo e l’alcol isopropilico, ma anche molecole più grandi e complesse come la glicerina, il colesterolo, l’alcol cetilico. Nel linguaggio comune con il termine alcol si fa riferimento all’etanolo.
L’etanolo è un alcol dalla struttura semplice (CH3CH2OH). E’ trasparente, privo di colore, infiammabile, dall’odore caratteristico e miscibile con acqua. Può essere prodotto in tanti modi, un metodo molto diffuso è lo sfruttamento di processi di fermentazione.
Alcol nei cosmetici
L’utilizzo di etanolo nei cosmetici è molto diffuso. Lo troviamo nei profumi, nelle acque di colonia, in spray di vario tipo, nei prodotti per le unghie, nei colluttori, nei deodoranti, nei dopobarba, nei sieri, nei tonici…
Nei cosmetici possiamo trovare un tipo speciale di etanolo, l’alcol denaturato. La denaturazione è un processo che serve ad evitare che l’alcol venga volontariamente o involontariamente ingerito e che prevede l’aggiunta di una o più sostanze sgradevoli. Sono 3 gli elementi che rendono la denaturazione efficace: un agente che conferisce all’alcol un odore particolare (riconoscibile), un agente che conferisce un sapore sgradevole, un marker analitico che rimane presente anche se si cercano di rimuovere in modo fraudolento i primi 2 elementi.
Si, perché l’alcol ad uso cosmetico gode di una tassazione ridotta rispetto a quella prevista per l’etanolo ad uso alimentare e sarebbe una frode eliminare il sistema denaturante. L’unione europea ha suggerito diversi tipi di denaturazione e denaturanti.
L’alcol è approvato all’uso cosmetico come: antischiuma, antimicrobico, astringente, solvente, fragranza, modificatore reologico. Come solvente viene utilizzato anche per l’estrazione di attivi cosmetici e la produzione di materie prime (gli estratti alcolici).
Effetti dell'alcol sulla cute
L’etanolo viene inserito nei cosmetici perchè ha diverse proprietà:
PENETRATION ENHANCER
Una volta applicato sulla cute l’etanolo può diffondere velocemente. E’ stato osservato che in vivo l’etanolo è in grado di rimuovere lipidi dallo strato corneo e danneggiare le proteine. Questi effetti rendono la barriera cutanea meno efficace e di conseguenza più permeabile alle altre sostanze. Come penetration enhancer può essere sfruttato per veicolare e migliorare l’assorbimento di altri attivi cosmetici.
ANTIMICROBICO
L’etanolo è in grado di denaturare le proteine ed ha un’ottima e rapida attività battericida e fungicida. Per questo motivo viene utilizzato negli igienizzanti per le mani.
ASTRINGENTE
RINFRESCANTE
La sua capacità di evaporare rapidamente causa una sensazione di freschezza sulla pelle.
Un altro effetto (questa volta indesiderato) dell’alcol sulla cute è la secchezza cutanea, dovuta alla sua capacità di rimuovere i lipidi dello strato corneo e di alterare la barriera cutanea.
L'alcol sulla pelle fa male?
Prima di rispondere a questa domanda bisogna chiarire perchè si ritiene che “faccia male”.
Lo IARC ha classificato il consumo di bevande alcoliche (contenenti etanolo) come cancerogeno di tipo I (sicuramente cancerogeno). L’assunzione giornaliera di etanolo infatti aumenta la probabilità di insorgenza di alcuni tipi di cancro. In seguito all’inserimento delle bevande alcoliche (attenzione: bevande alcoliche, non etanolo) tra le sostanze cancerogene l’uso di alcol nei cosmetici è stato messo in discussione.
Bisogna tenere presente che l’etanolo contenuto nei cosmetici entra in contatto con la cute solitamente in piccole quantità e di questa piccola quantità viene assorbita solo una piccola quota perché la maggior parte evapora rapidamente, prima che possa essere assorbito. L’assorbimento cutaneo di etanolo è basso, quindi non è tossico nei cosmetici.
L’assorbimento può risultare aumentato se il cosmetico viene applicato su cute lesa o irritata o sulla cute dei bambini. Meglio evitare. Attenzione anche a non ingerire ripetutamente i collutori alcolici.
Un altro motivo per cui si ritiene che l’etanolo possa fare male alla pelle è che l’applicazione frequente di prodotti con etanolo (come i gel igienizzanti per le mani o le lozioni alcoliche) può portare a secchezza cutanea ed irritazione, soprattutto nelle pelli sensibili. Questo effetto però non è detto che si verifichi con qualsiasi prodotto con l’etanolo in etichetta, dipende dalla formula del prodotto (concentrazione di alcol, se è bilanciato da attivi lenitivi o liporestitutivi oppure no ecc…).
Riguardo all’uso di gel igienizzanti contenenti etanolo, da uno studio è emerso che non è l’etanolo in sé che provoca irritazioni e secchezza, quanto l’alternanza tra utilizzo di gel alcolici per le mani e lavaggio mani con acqua e detergente. Infatti i saponi possono provocare leggere irritazioni che vengono amplificate dall’uso di etanolo e viceversa. Talvolta è indispensabile lavare le mani e utilizzare anche gel igienizzanti, in questi casi è bene scegliere detergenti delicati e applicare una crema mani appena possibile.
Claim "cosmetici senza alcol"
Il claim “senza alcol” si riferisce solitamente all’etanolo, ma può causare confusione nel consumatore. Infatti un prodotto può essere senza etanolo ma contenere altri alcoli che nulla hanno a che vedere con l’etanolo (es. cetyl alcohol, benzyl alcohol…). Inoltre questo claim può indurre il consumatore a pensare che l’alcol sia una sostanza da evitare, in qualche modo pericolosa, cosa non vera.
Il discorso cambia se parliamo di cosmetici che esistono in forma alcolica o in forma non alcolica, come i collutori. In questo caso il claim “senza alcol” è ammesso perchè informazione utile al consumatore per fare un acquisto consapevole.
Leggi anche:
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– cosmetici senza coloranti
Riferimenti:
– Lachenmeier DW. Safety evaluation of topical applications of ethanol on the skin and inside the oral cavity. J Occup Med Toxicol. 2008;3:26. Published 2008 Nov 13. doi:10.1186/1745-6673-3-26
– CosIng
– Cosmetic Ingredient Review Expert Panel. Final report of the safety assessment of Alcohol Denat., including SD Alcohol 3-A, SD Alcohol 30, SD Alcohol 39, SD Alcohol 39-B, SD Alcohol 39-C, SD Alcohol 40, SD Alcohol 40-B, and SD Alcohol 40-C, and the denaturants, Quassin, Brucine Sulfate/Brucine, and Denatonium Benzoate. Int J Toxicol. 2008;27 Suppl 1:1-43. doi: 10.1080/10915810802032388. PMID: 18569160.
– Kramer A, Bernig T, Kampf G. Clinical double-blind trial on the dermal tolerance and user acceptability of six alcohol-based hand disinfectants for hygienic hand disinfection. J Hosp Infect. 2002 Jun;51(2):114-20. doi: 10.1053/jhin.2002.1223. PMID: 12090798.
– Löffler H, Kampf G, Schmermund D, Maibach HI. How irritant is alcohol? Br J Dermatol. 2007 Jul;157(1):74-81. doi: 10.1111/j.1365-2133.2007.07944.x. PMID: 17578437.
– Pendlington RU, Whittle E, Robinson JA, Howes D. Fate of ethanol topically applied to skin. Food Chem Toxicol. 2001 Feb;39(2):169-74. doi: 10.1016/s0278-6915(00)00120-4. PMID: 11267711.
– Shah DK, Khandavilli S, Panchagnula R. Alteration of skin hydration and its barrier function by vehicle and permeation enhancers: a study using TGA, FTIR, TEWL and drug permeation as markers. Methods Find Exp Clin Pharmacol. 2008 Sep;30(7):499-512. doi: 10.1358/mf.2008.30.7.1159653. PMID: 18985178.
2 commenti
Marina · 1 Marzo 2021 alle 21:10
Finalmente un po’ di chiarezza, grazie!
Aggiungerei giusto l’informazione che i gel disinfettanti a volte sono a base di alcol isopropilico, che ha le stesse proprietà sui microbi ma (se ricordo bene) è un po’ meno aggressivo sulla pelle rispetto a quello etilico (etanolo).
cosmetimag · 2 Marzo 2021 alle 17:47
Ciao Marina, grazie per il tuo commento. Esattamente, nei gel igienizzanti si possono trovare alcoli diversi dall’etanolo, l’isopropanolo è uno dei più utilizzati. Per quanto riguarda invece il potenziale irritante, l’etanolo sembra essere meno irritante dell’isopropanolo (o alcol isopropilico). Se sei interessata ad approfondire puoi trovare qualche informazione in più in questo documento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità:
WHO Guidelines on Hand Hygiene in Health Care: First Global Patient Safety Challenge Clean Care Is Safer Care. Geneva: World Health Organization; 2009. 14, Skin reactions related to hand hygiene. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK144008/