Peptidi nei cosmetici
Pubblicato da cosmetimag il

Indice
TogglePeptidi nei cosmetici
Peptidi nei cosmetici: cosa sono e a cosa servono nella skincare? Sono efficaci? Ne parliamo in questo articolo.
Cosa sono i peptidi?
I peptidi sono delle corte catene formate da sequenze di aminoacidi che possono essere modificate in tantissimi modi per ottenere le caratteristiche ricercate. Gli aminoacidi sono molecole organiche che hanno un gruppo amminico ed uno carbossilico. Le catene fino a 50 aminoacidi sono consierate peptidi, oltre i 50 aminoacidi si parla di proteine. I peptidi biomimetici sono peptidi che mimano effetti biologici, solitamente si tratta di oligopeptidi di 10-15 aminoacidi.

Perché si utilizzano i peptidi nei cosmetici?
Il concetto che sta dietro la scelta di inserire peptidi nei cosmetici è che la maggior parte dei processi biologici avvengono grazie ad interazioni (o mancate interazioni) tra peptidi, enzimi o proteine.
L’obiettivo è quello di ottenere cosmetici che riescano in qualche modo a fornire peptidi specifici, utili per attivare o inibire i processi biologici bersaglio come l’invecchiamento cutaneo, la riparazione della barriera cutanea, la pigmentazione cutanea ecc…
Ad esempio nell’invecchiamento cutaneo si assiste ad una riduzione dei livelli di collagene, ma è una proteina troppo grande per poter attraversare la cute ed essere fornita dall’esterno. Per aumentare i livelli di collagene nella cute sono quindi state cercate altre strade, come l’uso di peptidi. I peptidi sono molecole più piccole, che possono attraversare la cute e agire su enzimi come ad esempio le metalloproteasi (enzimi che degradano il collagene), ottenendo lo stesso effetto.
Questi aspetti sono controversi poiché per definizione i cosmetici non possono avere effetti biologici.
Classificazione e funzione dei peptidi nei cosmetici
I peptidi presenti nei cosmetici si possono classificare in 4 gruppi: peptidi di segnale, peptidi inibitori di enzimi, peptidi che inibiscono neurotrasmettitori, peptidi carrier.
Peptidi di segnale
I peptidi di segnale sono peptidi che agiscono come messaggio/segnale per l’attivazione o l’inibizione di processi biologici. I peptidi di segnale più diffusi in cosmetica stimolano la produzione di matrice extracellulare, in particolare di collagene, elastina, proteoglicani, glicosaminoglicani, fibronectina. Di conseguenza all’aumento della produzione della matrice extracellulare la pelle appare più compatta e distesa (effetto antiage).
ESEMPI
– tripeptide-1 (GHK): è un tripeptide formato da glicina (G), istidina (H) e lisina (K) che regola la sintesi di collagene, elastina, proteoglicani e glicosaminoglicani.
– peptamide-6: aumenta la sintesi di collagene, fattori di crescita ed altre proteine della matrice
– palmitoyl pentapeptide-4: mima un frammento di pro-collagene e stimola la produzione di collagene di tipo I, III, IV, fibronectina, glicosaminoglicani, elastina.
– palmitoyl hexapeptide-14: è stato progettato a partire da un peptide coinvolto nell’immunità innata ed ha dimostrato di poter stimolare la migrazione delle cellule, la sintesi di collagene, la proliferazione dei fibroblasti.
– tripeptide-10 citrulline: mima la sequenza della decorina, proteina che lega le fibrille di collagene, regola la fibrillogenesi, controlla la crescita delle fibrille e la loro uniformità.
– palmitoyl tetrapeptide-7: agisce sui processi infiammatori che possono peggiorare l’invecchiamento cutaneo; portano ad un miglioramento del tono cutaneo, dell’elasticità e dell’aspetto delle rughe.
– oligopeptide-10: è stato progettato per legare l’acido lipoteicoico, responsabile dell’infiammazione associata a condizioni cutanee che vedono coinvolti alcuni batteri. Si è mostrato efficace contro la forfora, la dermatite seborroica ed il piede d’atleta. Viene impiegato come antimicrobico e deodorante.
Peptidi inibitori di enzimi
Sono peptidi che inibiscono direttamente o indirettamente degli enzimi.
ESEMPI
– peptidi estratti dalla soia: possono inibire la formazione di proteinasi e sono usati come antiage, idratanti, detergenti e materie prime per capelli.
– peptidi ed aminoacidi estratti dal riso: inibiscono l’attività delle metalloproteinasi (enzimi che degradano il collagene) e induce l’espressione di ialuronico sintasi 2 (enzima che sintetizza acido ialuronico) nei cheratinociti. Trova impiego nei prodotti antiage, come film forming, come condizionante per capelli.
– proteine della seta: hanno proprietà antiossidanti, legano il ferro, inibiscono la perossidazione lipidica, inibiscono l’attività della tirosinasi ed inibiscono l’apoptosi dei cheratinociti.
– cyclo(Pro-Val-Pro-Tyr): è un peptide ciclico che può inibire direttamente la tirosinasi, enzima coinvolto nella produzione di melanina.
Peptidi che inibiscono neurotrasmettitori
Sono peptidi che inibiscono il rilascio di neurotrasmettitori nella giunzione neuromuscolare, quindi inibiscono la contrazione muscolare. Il rilassamento dei muscoli causa una distensione delle rughe. La tossina botulinica (ma attenzione, non è un cosmetico!) agisce proprio in questo modo: blocca il rilascio di acetilcolina nella giunzione neuromuscolare.
ESEMPI
– acetil-hexapeptide-8: impedisce il rilascio di catecolamine e si trova soprattutto nei prodotti occhi
– pentapeptide-18: mima le encefaline, inibisce l’attività neuronale ed il rilascio di catecolamine.
– pentapeptide-3: è un peptide antagonista competitivo dei recettori dell’acetilcolina, causa una riduzione della contrazione muscolare che si traduce in una riduzione della profondità delle rughe.
– tripeptide-3: è un peptide che mima l’effetto di un peptide che si trova nel veleno di vipera; agisce sulla muscolatura.
Peptidi carrier
Sono peptidi che agiscono come facilitatori del trasporto di altre sostanze, nel caso dei cosmetici nel trasporto di molecole bioattive o altre molecole di interesse.
ESEMPI
– GHK-Cu (o copper peptide): il tripeptide GHK è un peptide di segnale, ma può anche formare dei complessi con il rame (Cu). Il rame è importante cofattore della superossido dismutasi, enzima antiossidante. Questo peptide migliora le proprietà visco-elastiche della cute, migliora l’aspetto delle rughe, rende la pelle più compatta.
Cosmetici con i peptidi
Il fatto che alcuni peptidi abbiano attività biologica non è sufficiente a renderli dei buoni ingredienti cosmetici. Bisogna considerare la solubilità, l’efficacia, la tossicità, la specificità, la permeabilità cutanea ed i costi.
I peptidi come materie prime cosmetiche devono soddisfare diversi requisiti:
– beneficio provato: devono dimostrare di avere un’attività che porta ad un effetto dimostrabile. Al momento purtroppo gli studi di efficacia sono condotti perlopiù dalle aziende produttrici. Questo punto è fonte di dibattito per peptidi biomimetici perché se fossero biologicamente attivi sarebbero in contrasto con la definizione di cosmetico.
– l’attività del cosmetico non deve avere effetti negativi né presumibili né dimostrabili
– la molecola non deve esibire tossicità di alcun tipo
– la molecola deve raggiungere il target desiderato intatta e nella sua forma attiva. I peptidi sono più piccoli delle proteine ma questo non basta a renderli assorbibili dalla cute. Infatti possono fare legami idrogeno e a pH fisiologico sono presenti delle cariche, tutte caratteristiche negative per l’assorbimento.
– la molecola deve essere inserita nella formulazione ed essere stabile e compatibile con altri ingredienti.
Fortunatamente i peptidi sono molecole facilmente modificabili in modo da migliorare alcuni aspetti: facilitare l’assorbimento, renderli più stabili, ridurre la capacità irritativa, migliorare l’efficacia ecc…
E’ anche possibile progettarli da zero, aminoacido dopo aminoacido, in modo che abbiano le caratteristiche desiderate.
Conclusioni
I peptidi sono delle materie prime cosmetiche molto interessanti e molto versatili. I peptidi approvati all’uso cosmetico sono più di 2000, e questo numero è destinato a crescere. Abbiamo visto che è possibile modificare o progettare peptidi per ottenere caratteristiche migliori in termini di stabilità, tollerabilità, assorbimento, efficacia, specificità ecc… e si possono ottenere teoricamente infinite combinazioni.
Proprio su efficacia e specificità vengono sollevati alcuni dubbi. Se realmente i peptidi hanno attività biologica (riescono ad esempio ad inibire alcuni enzimi, ad attivare processi biologici, ad agire sulla contrazione muscolare, ad agire sull’espressione genica) si entra in contrasto con la definizione di cosmetico.
Leggi anche:
– Funzioni degli ingredienti cosmetici
– Movimenti beauty del 2020
– Clean Beauty
Riferimenti
– CosIng
– Gorouhi F, Maibach HI. Role of topical peptides in preventing or treating aged skin. Int J Cosmet Sci. 2009 Oct;31(5):327-45. doi: 10.1111/j.1468-2494.2009.00490.x. Epub 2009 Jun 30. PMID: 19570099.
– Lupo MP, Cole AL. Cosmeceutical peptides. Dermatol Ther. 2007 Sep-Oct;20(5):343-9. doi: 10.1111/j.1529-8019.2007.00148.x. PMID: 18045359.
– Zhang L, Falla TJ. Cosmeceuticals and peptides. Clin Dermatol. 2009 Sep-Oct;27(5):485-94. doi: 10.1016/j.clindermatol.2009.05.013. PMID: 19695481.
– Campos, PMBG, Melo, MO, Siqueira César, FC. Topical application and oral supplementation of peptides in the improvement of skin viscoelasticity and density. J Cosmet Dermatol. 2019; 18: 1693– 1699.
– Jeong S, Yoon S, Kim S, et al. Anti-Wrinkle Benefits of Peptides Complex Stimulating Skin Basement Membrane Proteins Expression. Int J Mol Sci. 2019;21(1):73. Published 2019 Dec 20. doi:10.3390/ijms21010073
– Fields K, Falla TJ, Rodan K, Bush L. Bioactive peptides: signaling the future. J Cosmet Dermatol. 2009 Mar;8(1):8-13. doi: 10.1111/j.1473-2165.2009.00416.x. PMID: 19250159.
– Gazitaeva ZI, Drobintseva AO, Chung Y, Polyakova VO, Kvetnoy IM. Cosmeceutical product consisting of biomimetic peptides: antiaging effects in vivo and in vitro. Clin Cosmet Investig Dermatol. 2017;10:11-16. Published 2017 Jan 7. doi:10.2147/CCID.S97573
0 commenti