Claim cosmetici più diffusi, spiegati
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I claim non sono solo delle semplici frasi utilizzate per incuriosire e portare all’acquisto, ma strumenti utili per comunicare informazioni importanti al consumatore. In questo articolo analizziamo e spieghiamo 7 claim tra i più diffusi.
Cos'è un claim
Si possono definire “claim” tutte le dichiarazioni relative al prodotto che vengono scritte sull’etichetta del prodotto stesso o utilizzate a scopi pubblicitari (su qualsiasi mezzo) e che attribuiscono in modo esplicito o implicito caratteristiche o funzioni al prodotto. Possono essere testi, slogan, denominazioni, marchi, immagini o altri segni. Le informazioni attorno al prodotto cosmetico sono tantissime e per rendere la comunicazione al consumatore più trasparente e corretta le autorità hanno stabilito delle regole, dei criteri per il loro utilizzo.
Criteri comuni per l'uso dei claim cosmetici
La commissione europea ha pubblicato i criteri comuni per giustificare l’utilizzo dei claim relativi ai cosmetici nel Regolamento n. 655/2013. I criteri sono 6: conformità alle norme, veridicità, supporto probatorio, onestà, correttezza e decisioni informate.
Conformità alle norme: non è ammesso sfruttare la conformità alle norme come claim, poiché tutti i cosmetici sottostanno alle medesime leggi. Allo stesso modo non è possibile vantare una caratteristica che è obbligatoria per legge, come l’assenza di sostanze presenti nell’allegato II (sostanze vietate) del regolamento 1223/2009.
Veridicità: ciò che è dichiarato deve essere vero. Ad esempio non è ammesso conferire ai prodotti caratteristiche o funzioni che non possiedono oppure pubblicizzare la presenza di un ingrediente, se questo non è presente nella formulazione.
Supporto probatorio: i claim cosmetici devono essere sostenuti da prove (studi, dati, test…) adeguate, verificabili, pertinenti, valide ed aggiornate.
Onestà: i claim devono essere presentati in modo chiaro e onesto. Ad esempio se una certa caratteristica è legata alle modalità di utilizzo, va specificato.
Correttezza: le dichiarazioni relative ai cosmetici devono essere obiettive e non denigrare i prodotti della concorrenza, né ingredienti ammessi dalla legge e non devono creare confusione.
Decisioni informate: i claim devono essere chiari, precisi, pertinenti e comprensibili al destinatario, inoltre devono contenere informazioni che consentano al consumatore medio di compiere una scelta informata nel momento dell’acquisto e dell’utilizzo.
Claim più diffusi
Ora che abbiamo illustrato i criteri comuni è più facile capire comprendere ed analizzare alcuni dei claim più utilizzati nei cosmetici.
CLINICAMENTE TESTATO
Questo claim ci dice che sono stati condotti test su esseri umani, sotto la supervisione di personale medico qualificato o di personale con le adeguate conoscenze scientifiche, seguendo un protocollo di tipo clinico. Lo studio o i test quindi saranno corredati di relativa documentazione: protocollo, presentazione dei risultati, analisi statistica dei dati ecc…
DERMATOLOGICAMENTE TESTATO
Indica che il prodotto è stato testato sotto la supervisione di un dermatologo o in presenza di un dermatologo. I test di autovalutazione quindi non sono accettabili per supportare questo claim. A seconda dei casi o di come è utilizzato il claim, può fare riferimento a test di efficacia o di tollerabilità cutanea.
OFTALMOLOGICAMENTE TESTATO
Questo claim ci informa che il prodotto è stato sottoposto a test specifici per valutarne l’effetto sul contorno occhi e sugli occhi. Si utilizza principalmente per i prodotti da applicare sulla zona perioculare come cosmetici per il contorno occhi, creme palpebrali, matite occhi, mascara.
ELEVATA TOLLERABILITA' CUTANEA, TOLLERABILITA' CUTANEA TESTATA
Indica che la tollerabilità cutanea del prodotto è stata verificata con test idonei, condotti sotto la supervisione di personale con le adeguate conoscenze scientifiche.
IPOALLERGENICO
Questo claim si può utilizzare quando il cosmetico è ideato, formulato e prodotto in modo da minimizzare il rischio di allergie. Sono necessari test specifici, scientificamente validi e solidi ed è importante anche un’attenta cosmetovigilanza. L’uso di questo claim implica che nel prodotto non troveremo nessuna sostanza classificata come allergene dall’SCCS, nessuna sostanza sensibilizzante secondo il regolamento CLP o secondo altri enti o in base alle segnalazioni dei consumatori o secondo dati presenti in letteratura scientifica. La presenza di questo claim non indica che non vi è alcun rischio di manifestare reazioni allergiche, il rischio non è mai zero e questo concetto deve essere chiaro in etichetta e non fraintendibile.
NICKEL TESTED
Questo claim ha preso il posto della vecchia dicitura “nickel free”/”senza nichel”, claim vietato poiché non vero ed ingannevole, visto che la presenza di nickel in tracce nei cosmetici è inevitabile e non è quindi possibile ottenere cosmetici completamente privi di nickel. Il claim “nickel tested” è ammesso purché sia specificata la quantità massima di nichel presente nel prodotto, ad esempio “nickel tested <0,00001%”.
Per approfondire leggi l’articolo sui cosmetici nickel tested.
SENZA... , FREE FROM...
Questi tipi di claim sono spinosi, perché non sono sempre ammessi. Infatti sono ammessi solo quando rispettano i criteri generali di cui abbiamo parlato nel primo paragrafo. Ad esempio lo stesso claim “senza alcol” è ammesso quando permette di differenziare il prodotto da un altro, come nel caso dei collutori (che esistono con alcol e senza alcol), non ammesso se il “senza alcol” risulta denigratorio verso i competitor oppure se fa intendere che l’alcol sia un ingrediente dannoso.
Per approfondire sono già presenti sul sito diversi articoli che analizzano i diversi claim del “senza..” che si possono trovare sulle etichette dei cosmetici.
Per altri suggerimenti su claim cosmetici da analizzare potete lasciare un commento sotto a questo post.
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