Acido shikimico nei cosmetici

Pubblicato da cosmetimag il

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L’acido shikimico (o scichimico) è un ingrediente di cui non si sente parlare molto, ma ha delle proprietà interessanti. Conosciamolo meglio.  

Cos'è l'acido shikimico?

L’acido shikimico (INCI: shikimic acid) è stato isolato per la prima volta nel 1885 da Johann Frederik Eijkmann a partire dal frutto della pianta di anice stellato giapponese, l’Illicium Religiosum (o Illicium Japonicum o Illicium Anisatum), che in lingua giapponese viene chiamato “shikimi”. L’anice stellato giapponese non è da confondere con l’anice stellato comunemente utilizzato in cucina: quest’ultimo è il frutto dell’anice stellato cinese (Illicium verum) ed è una spezia sicura per l’uso alimentare. Dal punto di vista chimico si tratta di un acido idrossicarbossilico.

acido shikimico nei cosmetici, struttura chimica

L’acido shikimico ad oggi si ottiene per estrazione e purificazione a partire dalle piante di anice stellato (Illicium verum). Si tratta di un processo abbastanza costoso poiché i primi frutti si ottengono dopo anni dalla semina e la resa dell’estrazione è scarsa. Per questi motivi si stanno cercando strade alternative che sfruttino le biotecnologie o l’estrazione da altre fonti vegetali.
Recentemente è stato scoperto che l’acido shikimico è un importante componente di cellule staminali vegetali ed altri estratti vegetali, ad esempio dell’estratto di callo di sequoia gigante (Sequoiadendron gigantum).

Proprietà dell'acido shikimico nei cosmetici

Le proprietà principali dell’acido shikimico derivano dalla sua capacità di inibire l’attività delle lipasi, enzimi coinvolti nel metabolismo dei lipidi e nella loro idrolisi. Questa caratteristica permette diversi utilizzi dell’acido shikimico nei cosmetici.

AZIONE ESFOLIANTE
Non è chiaro il meccanismo dell’azione esfoliante dell’acido shikimico, probabilmente è dovuto ad una riduzione delle forze coesive tra i corneociti. L’esfoliazione porta ad un aumento della permeabilità dello strato corneo e ad una più veloce la rigenerazione cutanea. La pelle risulta più compatta ed elastica. In termini di efficacia esfoliante una concentrazione del 5% di acido shikimico si può paragonare ad una concentrazione pari al 50% di acido glicolico. Rispetto all’acido glicolico però l’acido shikimico è generalmente meno irritante e più tollerato.

AZIONE DEODORANTE
Grazie alla capacità di inibire le lipasi, enzimi coinvolti nel metabolismo dei lipidi, l’acido shikimico riesce a ridurre la formazione di acidi grassi responsabili del cattivo odore del sudore.

AZIONE ANTI-ACNE E ANTISEBORROICA
L’uso dell’acido shikimico come coadiuvante nel trattamento dell’acne è dovuto alle sue proprietà seboregolatrici, antibatteriche ed antinfiammatorie. Si è dimostrato efficace nell’inibizione di P. acnes e S. aureo, poiché sembra essere in grado di danneggiare membrana cellulare ed altri target. L’azione antinfiammatoria è data dalla riduzione della produzione di alcuni acidi grassi che possono avere effetto pro-infiammatorio.

AZIONE ANTIFORFORA
L’ acido shikimico è efficace nell’inibire la crescita di Malassezia spp, un fungo che si nutre di sebo che è una delle possibili cause della forfora. L’azione esfoliante aiuta a contrastare la forfora.

AZIONE SCHIARENTE
L’ acido shikimico sembra in grado di inibire la tirosinasi, enzima chiave nella sintesi di melanina. L’azione esfoliante contribuisce a migliorare l’aspetto delle macchie, ma nel complesso non risulta efficace come altri schiarenti (ad esempio l’arbutina).

AZIONE IDRATANTE
Ad opportuni valori di pH l’acido shikimico riesce a legare acqua grazie ai suoi gruppi -OH e a ridurre la perdita d’acqua transepidermica (TEWL). L’ uso cronico come idratante non sembra avere effetto negativo sulla barriera cutanea.

AZIONE ANTIAGE
L’ esfoliazione che promuove il rinnovo cellulare e l’effetto schiarente sulle macchie uniti ad una azione antiossidante rendono l’acido shikimico utile a migliorare i segni dell’invecchiamento.

Uso dell'acido shikimico nei cosmetici

L’acido shikimico è un ingrediente al momento poco diffuso. E’ difficile trovare cosmetici che contengano come attivo solo l’acido shikimico, di solito si trova in associazione con altri ingredienti che possano lavorare in sinergia per l’effetto prevalente che si vuole ottenere come altri esfolianti, altri sebo-regolatori, altri anti-acne. Nonostante abbia tante proprietà, nella pratica viene utilizzato quasi esclusivamente in prodotti esfolianti, anti-acne, antiforfora ed antiseborroici.
Solitamente si utilizza in concentrazione dell’1-2%, massimo 5%, quindi è normale che si trovi nella parte terminale della lista ingredienti.

Leggi anche: 
– articoli su altri esfolianti: AHA, BHA, PHA, acido mandelico
– altri articoli su ingredienti cosmetici

Riferimenti: 
CosIng 
Cosmile Europe 
– Rawat G, Tripathi P, Saxena RK. Expanding horizons of shikimic acid. Recent progresses in production and its endless frontiers in application and market trends. Appl Microbiol Biotechnol. 2013 May;97(10):4277-87. doi: 10.1007/s00253-013-4840-y. Epub 2013 Apr 5. PMID: 23553030. 
– Ciancaglio, Wanessa & Mercurio, Daiane & Campos, Patricia. (2014). Shikimic acid: A potential active principle for skin exfoliation. Surgical & Cosmetic Dermatology. 6. 239-247. 
– Batory M, Rotsztejn H. Shikimic acid in the light of current knowledge. J Cosmet Dermatol. 2022 Feb;21(2):501-505. doi: 10.1111/jocd.14136. Epub 2021 Apr 13. PMID: 33825313. 


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