Acido mandelico nei cosmetici
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L’acido mandelico è un alfaidrossiacido (AHA) presente naturalmente nelle mandorle amare molto utilizzato nei cosmetici. Vediamo le sue proprietà e caratteristiche.
Caratteristiche chimiche
Dal punto di vista chimico l’acido mandelico, conosciuto anche come acido 2-idrossi-2-fenilacetico, acido fenilglicolico o acido α-idrossifenilacetico è un alfa-idrossiacido (AHA) aromatico che presenta struttura analoga all’acido glicolico con l’aggiunta di un benzene direttamente legato al carbonio alfa.

Tra gli alfa-idrossiacidi l’acido mandelico si distingue per una struttura più grande ed ingombrante ed un maggiore peso molecolare, inoltre è solubile in acqua e in solventi organici polari, aspetti fondamentali per il suo meccanismo d’azione.
L’acido mandelico si può ottenere per sintesi chimica, per via biotecnologica o per idrolisi dell’estratto di mandorle amare, dal quale deriva il nome “mandelico”.
Proprietà dell'acido mandelico
L’acido mandelico nei cosmetici è approvato come antimicrobico poiché previene e/o rallenta la crescita microbica, ma è particolarmente apprezzato per altre sue proprietà. In particolare si è dimostrato efficace nel trattamento delle macchie e dell’acne poiché riduce la produzione di sebo ed ha azione cheratolitica, antinfiammatoria e antibatterica. Inoltre può migliorare la texture della cute e ridurre i segni del fotoinvecchiamento, comprese le rughe.
Avendo una dimensione maggiore ed essendo solubile in acqua e in solventi organici polari, l’acido mandelico penetra nel corneo più lentamente ed in modo più uniforme rispetto all’analogo alfa-idrossiacido acido glicolico. Ne risulta anche un minor potere irritante ed una maggiore tollerabilità cutanea.
Azione ed utilizzi
L’acido mandelico nei cosmetici si trova come monocomponente o insieme ad altri acidi soprattutto nei peeling, nei quali promuove la desquamazione dei corneociti ed il rinnovamento cellulare inducendo corneolisi. Grazie alla sua azione esfoliante delicata viene spesso utilizzato anche nei prodotti ad azione illuminante o nei prodotti che “preparano” la pelle ai trattamenti successivi, poiché esfoliando le cellule più superficiali ne facilita la penetrazione attraverso lo strato corneo.
L’efficacia dell’acido mandelico come esfoliante, così come quella degli altri AHA, dipende strettamente dalla sua concentrazione (e quindi dal pH del prodotto) e dal veicolo nel quale è inserito. Nei cosmetici ad uso domestico è consigliato l’uso di una concentrazione massima del 10% di acido mandelico ed un pH pari o superiore a 3,5. Nei prodotti ad uso professionale, ad esempio destinati a medici ed estetiste si possono raggiungere concentrazioni del 30% e pH più acidi (è consigliato comunque non scendere oltre pH 3), mentre le concentrazioni più alte sono ad uso medico. Questa distinzione è data dal fatto che alte concentrazioni, basso pH e frequenti applicazioni determinano una maggior desquamazione cutanea e possono causare l’esposizione di cellule immature, vasi e nervi e danneggiare anche gravemente la barriera cutanea.
Acido mandelico e pelle sensibile
L’uso di alfaidrossiacidi è generalmente sconsigliato ai soggetti con pelle sensibile perchè possono provocare rossori, sensazione di discomfort cutaneo e danneggiamento della barriera cutanea.
Tuttavia per il suo effetto più delicato e graduale rispetto agli altri AHA, l’acido mandelico permette un “recupero” della cute più rapido ed è solitamente meglio tollerato.
In caso di pelle sensibile è consigliato iniziare l’applicazione di prodotti a base di acido mandelico gradualmente, con prodotti a basse concentrazioni e con applicazioni non troppo frequenti. Se ben tollerato si può aumentare la frequenza di applicazione e/o la concentrazione.
Dopo il risciacquo del peeling possono essere utili maschere o creme contenenti ingredienti riparatori, lenitivi, riepitelizzanti, emollienti e che rinforzino la barriera cutanea.
Leggi anche:
– alfa-idrossiacidi nei cosmetici
– beta-idrossiacidi nei cosmetici
– poli-idrossiacidi nei cosmetici
–articoli a tema esfoliazione
Riferimenti:
– PubChem – Acido mandelico
– CosIng
– CIR
– Garofalo V, Cannizzaro MV, Mazzilli S, Bianchi L, Campione E. Clinical evidence on the efficacy and tolerability of a topical medical device containing benzoylperoxide 4%, retinol 0.5%, mandelic acid 1% and lactobionic acid 1% in the treatment of mild facial acne: an open label pilot study. Clin Cosmet Investig Dermatol. 2019 May 15;12:363-369. doi: 10.2147/CCID.S182317. PMID: 31190944; PMCID: PMC6526677
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